Venezia 2001
Gabriella Niero
La figura colta nella sua forza interna, unita alle morbide tensioni organiche del legno, rappresentano per lo scultore Aldo Pallaro i motivi di un discorso plastico condotto con finezza e sobrietà entro l'ordine stilistico della purezza formale. Sottili ed elegantissime, concentrate nella tensione muscolare, le sculture si presentano lievitanti. Tutto sembra volgere verso l'alto, la posa, l'espressione, i dettagli modulati sulla materia, vibrazioni impercettibili pervase da un'idea di bellezza allusiva, sottilmente astratta. Ne deriva una poetica che tende all'essenza, alla spoglia sostanza della forma. Aldo Pallaro innalza le figure verso una dimensione pura, mira al simbolismo e raggiunge effetti che nelle tensioni emotive valorizzano il legno conservandone le venature, i nodi, il colore. Nelle sue sculture si colgono i risvolti sentimentali delle passioni umane che attraverso la levigatezza del modellato, i lineamenti armoniosi, la naturalezza delle pose diventano riflesso di una pregnante interiorità.