Trebaseleghe 2000

Bruno Sartor
I trascorsi all'Istituto d'Arte e la lunga esperienza nelle arti applicate avvicinano Aldo al fare artistico. Assiste ad un'aratura profonda e nel riemergere di radici aggrovigliate di acacia intuisce surreali figure che si avviluppano.
Nei suoi legni, a partire dai primi anni '90, scopre il fluttuare ambiguo della materia che, calda e vitale, si lascia toccare e alla luce rivelatrice rinvia morbidi, ricurvi piani che talvolta (Madre e figlio) raggiungono lo sgomento di un'estasi barocca o di un capriccio surreale.
Dalla fine degli anni '90, sembra voler cogliere maggiormente il reale e la figura progettando il messaggio: non più o non solamente assecondare la materia recuperandone l'intrinseco suggerimento, ma portarla a diventare strumento per comunicare messaggi anche inquietanti (Il testimone), legati al quotidiano, agli oggetti e alla figura.ed è al quotidiano che approda con l'ultima opera "Scultura per adulti" dove il capovolgersi dei rapporti proporzionali degli oggetti d'uso ci fa sentire inadeguati come aveva ben colto la Montessori quando riprogettava il mondo per i bambini.